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Politica e civiltà? Non c’è differenza.
Non si può distinguere tra senso civico e consapevolezza politica: sono la stessa, identica cosa. Polis e Civitas.
Chi sostiene che in Italia e in Grecia scarseggi il “senso civico”, dovrebbe ricordarsi che le nozioni stesse di civiltà e politica sono nate a Roma e ad Atene.
Questo sito è nato, oggi, perché è arrivata l’ora di superare l'”educazione civica”, l'”educazione alla cittadinanza” e altre simili formule edulcoranti e paternalistiche: con l’affermazione definitiva della tecnocrazia alle porte, è il momento di reagire concretamente, di fare politica e fare comunità, di non distinguere più fra dimensione civica e dimensione politica.
La politica è comunità.
“Alfabetizzarsi politicamente” non significa ascoltare presunti esperti pontificare sui valori civici e prendere diligentemente nota, assistendo alla trasformazione dell’educazione civica nell’ennesima tecnica in mano all’ideologia neoliberale, bensì significa praticare concretamente l’arte politica. Ma come possiamo praticarla? Prima di tutto, ribellandoci alla tecnocrazia e alla sociocrazia: se l’orizzonte ideale è quello della comunità repubblicana, partecipativa, l’ostacolo reale è infatti quello della società di massa, dello Stato nazionale o “sovranazionale” fondato sulla tecnica sociale.
La resistenza civile non può più attendere; la risposta civile deve essere costruttiva, non distruttiva.
RIPARTIRE DAL TERRITORIO PER USCIRE DALL’INCUBO, IMMAGINARE LA RETE PER CORONARE IL SOGNO.
Alberto Cassone, febbraio 2021
(cassonealberto@gmail.com)